Il valore dei titoli di Stato entra all’Anagrafe tributaria
Gli operatori finanziari – banche, Poste spa, intermediari finanziari, società di investimento e risparmio – tenuti a comunicare all’Anagrafe tributaria le informazioni sui rapporti intrattenuti con i propri clienti, da quest’anno, entro il 31 dicembre, trasmettono anche il valore, rilevato alla fine del periodo a cui si riferisce la comunicazione, dei titoli di Stato intestati alle persone fisiche.
L’obbligo è introdotto dal provvedimento siglato dal direttore dell’Agenzia il 28 ottobre 2024, vista l’esclusione dal patrimonio mobiliare ai fini Isee del nucleo familiare “fino al valore complessivo di 50.000 euro” dei titoli di Stato, e dei “prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato”, prevista dall’ultimo Bilancio (articolo 1, comma 183, legge n. 213/2023). Un intervento mirato, inoltre, a migliorare la qualità delle informazioni contenute nella banca dati tributaria e a semplificare la compilazione, da parte dei cittadini, della dichiarazione sostitutiva (Dsu), utile per la predisposizione dell’Isee.