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Storie, Storie di Imprese

Il Mobilificio Ranieri Franco snc, dal 1965 è un punto di riferimento nel settore dell’arredamento su misura, non solo nel mercato locale, ma in tutta Italia.

I tre fratelli Ranieri Daniele, Paolo e Roberta, soci dell’azienda meldolese, ne raccontano la storia, che affonda lontano nel tempo le proprie radici, sin da quando il bisnonno avviò la prima attività, trasferendo ai discendenti la passione per l’ebanisteria. E il padre Franco raccolse l’eredità sin da giovanissimo.

Già impegnato nel settore a nove anni, negli anni cinquanta era maestro falegname per i ragazzini del paese. Dopo aver lavorato nell’impresa di famiglia, a metà degli anni sessanta iniziò a costruire quella che, ancora oggi, è una realtà in espansione con 6 mila metri di superficie, fra area espositiva, officina per la falegnameria e gli uffici di progettazione.

Chi si rivolge al Mobilificio Ranieri può, infatti, contare su un servizio personalizzato, dal disegno al montaggio e acquistare l’arredamento creato su misura in base agli spazi, alle necessità e al budget. Un amore per il bello che Franco ha trasmesso ai figli che raccontano “nostro padre non ha mai fatto pressione perché entrassimo in azienda, ma questa ha sempre fatto parte della nostra vita.

Abbiamo respirato questo lavoro.” Nelle parole dei soci si avvertono la stima e l’orgoglio nei confronti del padre che ha saputo mostrare tutti gli aspetti della gestione aziendale, lasciando loro ampia libertà nello svolgi mento delle diverse mansioni. E, proprio la lungim ranza del fondatore, ha consentito ai tre fratelli di far fronte alla sua prematura scomparsa nel 1999, portando avanti, senza mai aver avuto momenti di crisi, l’attività. Il grande carisma di Franco Ranieri viene confermato anche quando spiegano “nostro padre ha lasciato un esempio che ancora oggi viene ricordato da clienti e fornitori, che ne tengono viva la memoria rievocando le sue parole e i suoi consigli.

Un grande uomo in grado di comprendere al primo sguardo chi gli stava di fronte. Un artigiano vero, che amava profondamente il mestiere.

”Oggi i tre soci si dividono il lavoro, seguendo le molteplici attività che compongono il variegato mondo del fare impresa. “Il nostro problema più grande è la difficoltà di reperire personale qualificato, siamo in 12, ma potremmo occupare molte più persone se solo riuscissimo a trovare le figure professionali necessarie. La falegnameria richiede un apprendistato lungo e una particolare manualità difficile da trovare.” I soci spiegano anche che l’aumento dei prezzi delle materie prime rende il futuro una incognita “ci sono stati dei rincari, sullo stesso materiale, anche per tre volte nel corso di un anno. Questo fa sì che un preventivo non sia più adeguato ai costi prima della consegna al cliente. Cerchiamo di far fronte a queste criticità mantenendo un magazzino ben fornito, ma fra il lockdown e il bonus 110% oggi il mercato è falsato.” Eppure, nonostante le difficoltà non si ferma la voglia di innovare, il Mobilificio ha effettuato importanti investimenti per acquistare i più moderni macchinari per la lavorazione del legno.

“Ci piacciono le sfide, abbiamo clienti che si rivolgono a noi per realizzare prodotti che nessun altro è stato in grado di garantire." Sfide vinte, grazie alla creatività, all’abilità e l’impegno della squadra.

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