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Emergenza COVID-19

Per contenere la diffusione del Covid-19, il Governo ha prorogato al 30 aprile lo stato di emergenza e ha ridisegnato i confini cromatici del Paese assegnando alle Regioni diversi colori – giallo, arancione (caso dell'Emilia Romagna), rosso – che, dal 16 gennaio, individuano i livelli di rischio e le conseguenti restrizioni imposte a cittadini e imprenditori con un Dpcm emanato il 14 gennaio.

Il decreto legge mantiene fino al 15 febbraio il divieto di spostamento tra regioni o province autonome, a eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Rimane permesso il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Viene anche prevista una nuova zona bianca che scatterà in presenza di scenari con un livello di rischio basso, in base ai parametri previsti dal Comitato Tecnico Scientifico, nella quale cesserà l’applicazione delle misure restrittive, ma dovranno continuare a essere rispettate le misure anti-contagio e i protocolli per le attività produttive e gli ambienti di lavoro già previsti dal DPCM del 3 dicembre. Per quanto riguarda le imprese, nelle zone gialle e arancione sono consentite tutte le attività artigiane di produzione e servizi (tra cui: edilizia, trasformazione agroalimentare, impiantistica, meccanica, autoriparazione, cura del verde, estetica, acconciatura, lavanderie, autoscuole, ecc). Per quanto concerne le attività di ristorazione, il Governo ha recepito le sollecitazioni espresse da Confartigianato consentendo in tutte le regioni la modalità di vendita con asporto per le imprese dell’artigianato alimentare come gelaterie, pasticcerie, pizzerie al taglio, rosticcerie, friggitorie, piadinerie. Un risultato positivo, nonostante rimanga forte la preoccupazione di Confartigianato per l’impatto della pandemia che sta mettendo a dura prova la tenuta delle imprese. Le attività di ristorazione, comprese gelaterie, pasticcerie, pizzerie al taglio, rosticcerie, friggitorie, piadinerie, nelle zone arancione e rosse possono effettuare soltanto la consegna a domicilio senza limiti di orario (nel rispetto delle norme igienico sanitarie); l’asporto fino alle ore 22, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. In tutte le zone sono permesse la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai clienti che vi siano alloggiati; le mense e il catering continuativo su base contrattuale; gli esercizi di somministrazione nelle aree di servizio delle autostrade, degli itinerari europei E45 e E55 e negli ospedali, aeroporti, porti e interporti.