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“Fai quello che ami e non lavorerai un solo giorno della tua vita”. La massima di Confucio ben sintetizza la storia dell’imprenditore forlimpopolese Luciano Ciocca, che sin da giovanissimo, ha alimentato la sua passione per il fare, o come egli stesso afferma “il piacere di sporcarsi le mani”.

Figlio d’arte, Ciocca, appena quattordicenne ha seguito le orme del padre, che all’epoca aveva una ditta di idraulica, andando a lavorare come apprendista, per poi conseguire la qualifica e avviare la propria attività. Dopo alcuni anni, il superamento di un concorso gli offre l’opportunità di avere un impiego fisso all’interno di una importante realtà c in cui rimane fino ai primi anni del 2000, quando la voglia di concretizzare il proprio sogno imprenditoriale vince sulla sicurezza garantita da un impiego a tempo indeterminato.

In quegli anni, Ciocca matura, quindi, la decisione di aprire una nuova attività per implementare le lavorazioni svolte, non solo nell’ambito dell’idraulica civile, ma anche industriale, gas e acqua e delle saldature certificate. Da sempre appassionato alle tecniche di saldatura, l’imprenditore è in grado di dare risposte a qualunque esigenza. Nel 2015, tuttavia, una serie di furti sul mezzo e in magazzino e, nel mentre, l’allettante offerta di un impiego a tempo pieno in una importante azienda del territorio, spingono Ciocca a riprovare l’esperienza da dipendente, ma come lui stesso ammette “il desiderio di essere imprenditore si è rivelata più forte e due anni fa ho riaperto l’azienda E.P.R di Ciocca Luciano. Ciocca spiega che l’aver maturato un’esperienza trentennale in tutti gli ambiti dell’idraulica gli consente di avere molteplici clienti che si rivolgono a lui per una pluralità di lavori, dalla riparazione o sostituzione di caldaie, a grandi cantieri, come l’installazione del teleriscaldamento in un edificio scolastico o la posa delle condotte del gas, a Rimini, per Trenitalia.

“È un mestiere che si deve fare con passione e non bisogna mai smettere di imparare per adottare nuove tecniche. Oggi, dopo più di trent’anni di lavoro mi confronto coi tecnici e coi progettisti per proporre aggiustamenti e modifiche sulla base della conoscenza acquisita con la pratica.” Ciocca racconta che sin da ragazzino era appassionato alla saldatura “mentre i miei coetanei chiedevano ai genitori in regalo il motorino, io chiesi le bombole per saldare. Mi è sempre piaciuto e oggi posso dire di aver sviluppato una buona tecnica, spesso mi chiamano per realizzare saldature a specchio o altre soluzioni non così comuni da realizzare. Ci sono mestieri che coniugano artigianalità e arte per realizzare progetti di qualità, come ripete mio padre, sono i dettagli che fanno la differenza. Per questo sul lavoro sono molto pignolo e cerco di realizzare ogni cosa con la massima cura.”

”Un’ultima nota attiene alla difficoltà di trovare giovani interessati a imparare il mestiere “non è degradante lavorare con le mani, l’artigianato non è una seconda scelta, ma una professione che garantisce un futuro. È un lavoro faticoso, che richiede grande concentrazione, ma che offre belle soddisfazioni.

Personalmente, grazie anche alle molteplici specializzazioni maturate, ho sempre lavorato tanto e i clienti non mi sono mai mancati.”

La soluzione per Ciocca si lega all’immagine che l’artigianato dà “grazie ai reality oggi è stata riscoperta dai giovani una professione dura come quella dello chef. Sarebbe bello se accadesse qualcosa di analogo anche per gli altri mestieri.”

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