Categoria:
Fiscale e Tributario

Il Consiglio dei Ministri di lunedì 2 luglio 2018 ha approvato il Decreto legge cd "dignità" (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 13 luglio ) e ha previsto che i professionisti saranno nuovamente fuori dalla “scissione dei pagamenti”, il meccanismo secondo cui, per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate nei confronti di amministrazioni pubbliche, sono direttamente queste ultime a versare all’ erario la relativa Iva.

Infatti, nella disposizione che regola tale sistema (articolo 17-ter, Dpr 633/1972) ne viene riproposta l’inapplicabilità alle prestazioni di servizi i cui compensi sono assoggettati a ritenute alla fonte a titolo di imposta o di acconto. Così come era originariamente previsto dalla norma introduttiva dello split payment, poi modificata dalla manovra correttiva dei conti pubblici (Dl 50/2017) tramite l’abrogazione del comma con cui era stabilito che il meccanismo non si andava applicato alle prestazioni dei professionisti.
La novità opera con riferimento alle operazioni per le quali la fattura è emessa dopo il 14 luglio 2018 (data di entrata in vigore del “decreto dignità”).