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Acconciatura ed Estetica, Donne impresa, Storie

Sono 200 i saloni italiani che possono fregiarsi del titolo di “Top Hairstylist d’Italia”, fra questi Monì Parrucchieri, che ha sede in via Gelindo Francesconi a San Colombano - Meldola .

L’attività è stata aperta nel 2001 da Monia Bovisi, che racconta “dopo aver lavorato come dipendente per alcuni anni, con la nascita di mia figlia, per tre anni mi sono dedicata alla famiglia, lasciando la professione, poi, sentendone la mancanza, ho pensato di mettermi in gioco, aprendo un’attività proprio nel mio paese.”

Una piccola realtà delle colline forlivesi, in cui, da tempo, mancava l’attività di parrucchiere. “Partire da zero è stato un rischio, ma oggi ho una clientela varia, che proviene da tutta la vallata, ma anche dalle città di Forlì e di Cesena, sino a Marina di Ravenna.” Un sogno che ha rischiato di subire una battuta d’arresto, l’imprenditrice ha, infatti, sviluppato l’asma, patologia incompatibile con l’attività e solo la scoperta di una linea di prodotti per l’hairstylist a base naturale e, soprattutto, la sua determinazione nell’essere più forte della malattia le ha consentito di proseguire il lavoro. “Quando mi sono ammalata ho iniziato a cercare su internet prodotti che impiegassero componenti naturali, che oltre a essere meglio tollerati da me, sono ecosostenibili e anche meno aggressivi rispetto allo standard.” Prodotti all’avanguardia e in linea con la sensibilità dell’imprenditrice, attenta al benessere dei clienti e all’impatto ambientale. La scelta di continuare a lavorare nasce dall’amore per il lavoro, passione condivisa con la figlia Ylenia Versari, che affianca la madre in negozio, dopo aver frequentato un corso di alta formazione dedicato all’acconciatura per il cinema, specializzazione che ha già permesso alla ventiquattrenne di lavorare anche all’estero. Continua l’imprenditrice “il lavoro è una priorità, dedichiamo molte giornate di riposo alla formazione, che pur essendo costosa, ci consente di offrire il meglio alla clientela.” E continua “il nostro non è solo un servizio, è una coccola. I nostri clienti non ci scelgono solo per i trattamenti, ma cercano un posto tranquillo, in cui trovare ascolto e considerazione. Tutti abbiamo bisogno di sentirci belli e apprezzati, col nostro lavoro possiamo mostrare la bellezza.” Un bisogno che è aumentato dopo il lockdown “i nostri utenti avevano necessità di ritrovare un luogo in cui trovare attenzioni. Il nostro mestiere richiede sensibilità e cura, anche all’aspetto psicologico, si crea una relazione con il cliente che si affida a noi.” Un’attenzione che si traduce anche nella scelta di non aumentare le tariffe nonostante il raddoppio delle utenze e gli aumenti generalizzati. “Al momento abbiamo deciso di sostenere noi questi costi, senza ritoccare i prezzi, speriamo di riuscire a continuare, anche se il futuro è una incognita.” Impossibile non parlare di abusivismo, da molti professionisti del settore benessere segnalato come grave piaga “durante il lockdown ci sono stati clienti che si sono rivolti a chi faceva trattamenti in casa, ma alla riapertura sono tornati da noi. Abbiamo una clientela fidelizzata, anche se nel nostro settore può accadere che qualche cliente provi altri saloni, generalmente si instaura un rapporto che va oltre il servizio.”

E proprio la professionalità, la cura della persona e l’attenzione ai prodotti impiegati hanno permesso a Monia e Ylenia il raggiungimento del prestigioso traguardo, che, come recita la presentazione della classifica, premia anche il grado di benessere offerto ai clienti.

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