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Storie

La storia dell’azienda di Predappio Nuova B. e B. di Biondi Nicola e Bastianelli Gianluca e c. snc affonda le radici nel 1989, quando due giovani, Claudio Biondi e Isauro Bassini, decisero di tentare l’avventura imprenditoriale, dopo aver maturato una solida esperienza da dipendenti nel settore della falegnameria.

L’impresa, che allora prese la denominazione di B. e B. di Biondi Claudio e Bassini Isauro Snc, è da sempre associata a Confartigianato e sin dai primi tempi si è distinta per la qualità delle lavorazioni. Come spiega Claudio Biondi, collante fra la vecchia e la nuova gestione “quando abbiamo aperto l’attività, abbiamo continuato a collaborare con L’Arte Srl, dove ci siamo formati e che è stata nostra cliente sino alla sua definitiva chiusura, affiancando pezzi richiesti da committenti della nota realtà predappiese, alle lavorazioni su misura per privati.

Proprio grazie alla consolidata partnership con L’Arte abbiamo avuto l’opportunità di realizzare un vasto campionario di prodotti di alta gamma, dagli allestimenti per imbarcazioni di lusso all’arredamento per clienti internazionali, tra cui emiri arabi.” Riuscire a soddisfare le richieste di una clientela così selezionata, ha permesso all’azienda di avviare altre collaborazioni con noti marchi del nostro territorio, attivi sia nel settore della realizzazione di interni di yacht, sia dell’arredamento. La qualità della produzione si è rivelata un elemento vincente, continua Biondi “da più di trent’anni operiamo in questo mercato e non abbiamo mai risentito della crisi, anzi, negli anni, per far fronte alla mole di lavoro, abbiamo assunto alcuni dipendenti, due dei quali, lo scorso aprile, con il pensionamento di Bassini, sono subentrati nella società.”

L’impresa rappresenta, infatti, un positivo esempio di passaggio generazionale, il primo dipendente dell’azienda fu proprio il figlio di Biondi, Nicola, che oggi, assieme a Bastianelli, ha raccolto il testimone dai fondatori. “Sono rimasto nella società con una piccola quota, per affiancare i nuovi soci che, pur perfettamente a conoscenza delle tecniche di lavorazione, non sono avvezzi a fare i conti con la burocrazia e con tutte le incombenze legate alla gestione amministrativa.” Negli anni sono state introdotte nuove tecnologie e macchinari più evoluti, come il pantografo, ma sostanzialmente la lavorazione rimane di tipo artigianale. Tra i traguardi che Biondi tiene a sottolineare c’è il trasferimento nell’attuale sede “nel 2005 abbiamo spostato l’attività dal vecchio capannone da via Zoli, al nuovo complesso, più moderno e funzionale in via Solidarnosc, 7 sempre a Predappio.

La scelta di rimanere nel comune, malgrado la stretta collaborazione con realtà insediate a Forlì, nasce dal forte legame con il territorio “siamo tutti di Predappio, soci e dipendenti ed è qui che vogliamo rimanere. Non ci siamo mai posti il problema di un eventuale trasferimento in un altro comune.”

A conferma di come la micro e piccola impresa sia un elemento chiave della realtà in cui opera, parte integrante della comunità, offrendo occupazione e creando ricchezza che rimane sul territorio.

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