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Il comune di Premilcuore si caratterizza per la tradizione nella lavorazione del legno, tra le realtà produttive del settore va annoverata anche l’azienda Fratelli Petrini di Petrini Riccardo.

L’impresa, fondata nel 1986 da Bruno Petrini, in via Di Vittorio 10/B, dal 2010, col pensionamento del titolare, è guidata dal fratello Riccardo. Entrambi hanno appreso l’arte della falegnameria lavorando come dipendenti in una nota azienda di Premilcuore, fino a quando Bruno decise di avviare un’attività in proprio, coadiuvato dal fratello.

Oggi anche Lorenzo Petrini, figlio di Riccardo, sta muovendo i primi passi nell’artigianato; dopo il diploma conseguito in ragioneria il giovane si sta, infatti, avvicinando al mestiere del padre.

L’azienda produce arredamenti in legno, prevalentemente in stile rustico, in castagno, materiale acquistato da un fornitore di Badia Prataglia, con cui l’azienda collabora da tempo. Spiega l’imprenditore “da sempre lavoriamo soltanto il legno, tralasciando il truciolare, settore in cui c’è molta concorrenza, creando prodotti molto particolari in stile rustico. Non ci siamo mai specializzati nelle lavorazioni moderne, non avendo neppure i macchinari necessari, anzi, gran parte della lavorazione è svolta ancora manualmente.” Una ricerca costante della qualità e del pezzo unico, una produzione di nicchia, ma molto apprezzata dalla clientela, tanto che in questi anni l’azienda non ha mai risentito della crisi. “Ciò che rende difficoltoso il lavoro sono gli adempimenti burocratici e i vincoli che regolano l’attività.”

Anche i piccoli laboratori di ebanisteria sono, infatti, sottoposti ai medesimi controlli che interessano realtà ben più strutturate, un aggravio in termini di tempo e di lavoro, per chi, come Petrini ha una ditta individuale e deve occuparsi di ogni incombenza. Con l’escalation dei prezzi delle materie prime il mercato della falegnameria deve poi affrontare la difficoltà nell’approvvigionamento dei materiali “pur non avendo difficoltà nel reperire il legname, i fornitori segnalano ritardi nelle consegne di molti prodotti, i cui prezzi oggi sono lievitati. La ferramenta e le finiture in metallo oggi subiscono forti ritardi nei rifornimenti perché manca la materia prima.

Anche la consegna degli elettrodomestici per le cucine che realizzo viene evasa dopo diverse settimane dall’ordine. Stiamo scontando i mesi di lockdown e adesso il problema vero è poter ottenere specifiche realizzazioni per le finiture, come per esempio le maniglie: i fornitori a cui mi rivolgo per le produzioni artistiche faticano a trovare i metalli per eseguire le lavorazioni.”

Una nota attiene anche al fare impresa in un comune montano “Premilcuore è una zona abbastanza svantaggiata e col costo del carburante alle stelle anche gli spostamenti sono più onerosi, a cui si aggiunge una viabilità che avrebbe bisogno di interventi per essere migliorata.” L’imprenditore, tuttavia, non ha mai pensato di spostare l’attività, essendo molto legato al territorio. Conclude Petrini “quando abbiamo aperto c’era un distretto del legno fiorente, erano attive molte piccole aziende con cui esisteva collaborazione, piano piano la situazione è cambiata fra chiusure e trasferimenti, purtroppo, si sta perdendo questa tradizione”.

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